Il museo diocesano di Salerno
Il pezzo forte del museo diocesano è sicuramente il ciclo degli avori risalente all'XI-XII secolo. Tavolette in avorio raffiguranti episodi citati nei Libri Sacri ed esposte nella prima sala.
Nella seconda sala vengono esposte opere medioevali provenienti dalla Cattedrale e da altre chiese salernitane. Il reperto principale della sala è la preziosa croce dell'XI secolo che , secondo la tradizione, proteggeva Roberto il Guiscardo in battaglia. Non meno preziosi sono gli undici fogli in pergamena miniata del XIII sec. interamente dedicati alla preghiera dell'Exultet.
La sala dedicata al periodo che va dal Medioevo al Rinascimento raccoglie opere realizzate tra il XIV ed il XVI sec.
La sala dedicata al Rinascimento raccoglie opere di artisti importanti tra cui Andrea Sabatini
La sala del Seicento è interamente dedicata alla pittura "napoletana" con opere a soggetto naturalistico o con il tipico gusto barocco.
Non meno importanti sono i corridoi dove vengono raccolti i reperti in pietra databili tra il I secolo a.C e il XVII secolo d.C e una ricca collezione di monete della Magna Grecia, della Repubblica di Roma, dell'Impero Romano e della Zecca di Salerno.
Di grande importanza per la cultura salernitana è il crocifisso ligneo medioevale conservato in questo museo perché coinvolto nella leggenda del mago (e alchimista) Barliario depositario di enormi poteri grazie al diavolo a cui avrebbe venduto l'anima. Pentito a causa della morte dei nipoti nel suo laboratorio si inginocchiò proprio davanti a questo crocifisso e dopo tre giorni e tre notti di penitenza il Cristochinò il capo per confermare il perdono concesso.